L’utilizzo degli ID a 9 cifre per gli Hot Spot aumenta la probabilità di non incappare nella protezione Wild-PTT di BrandMeister, che blocca per un ora ogni ID che da più di 3 colpi di PTT in 5 secondi.
Se si usa lo stesso ID per la radio e per l’HotSpot, i colpi di PTT valgono doppio, quindi ne bastano due in 5 secondi per sforare e rimanere bloccati per un ora.
In APRS l’Hot Spot verrà visualizzato come IpzXXX-Hn
Esempio: IK2UIZ-H1 nel caso che le due ultime cifre aggiunte siano 01
Utilizzando questo metodo, ogni HotSpot verrà automaticamnte correlato al nominativo del radioamatore, che potrà quindi configurare in autonomia i propri Hot Spot via Self Care dalla Dashboard di BrandMeister, eliminando anche la necessità di richiedere ID aggiuntivi come in passato, oggi totalmente inutili e scomodi.
Se vi trovate ad avere ripetitori con ID a più di 6 cifre, siete pregati di contattare il Team, per richiedere un ID provvisorio, dichiarando che siete in attesa di autorizzazione dal MISE, ed elencando i ripetitori interessati, al seguente indirizzo e-mail:
Attualmente, per connettere Hot Spot e Ripetitori MMDVM al Master Server, è possibile utilizzare la password di default, la ben nota passw0rd.
La password di default rende indubbiamente la vita facile a chi vuole attestare i propri dispositivi su BrandMeister, ma purtroppo non tutela l’identità dei possessori di ID. In questa situazione, chiunque può connettersi con un ID di qualcun altro, senza alcun ostacolo tecnico, tutto è infatti affidato solo alla buona fede degli utilizzatori, senza protezione da chi ha intenzioni malevoli.
La soluzione al problema è stata implementata dagli sviluppatori di BrandMeister, che mediante lo strumento Self Care, hanno implementato la possibilità di assegnare una password di protezione alla connessione di sistemi MMDVM.
Invitiamo tutti coloro che utilizzano BrandMeister a proteggere la propria connessione con una password personale, in quanto dopo il 30 aprile 2020 non sarà più accettata la password di default, e risulterà quindi impossibile l’accesso nella vecchia modalità semplificata.
Ogni utente registrato è ora in grado di definire in completa autonomia una password personale per i propri HotSpot, semplicemente accedendo alla propria area di Self Care e seguendo pochi semplici passi di seguito descritti:
Dopo aver effettuato l’accesso a BrandMeister con ilproprio account, selezionare l’area Self Care:
Dal menù laterale della pagina:
Oppure dal menù del Login in alto a destra della pagina:
Attivare quindi il bottone Hotspot Security, selezionando la posizione ON:
Scrivere la propria password nel relativo campo:
Dopo essersi accuratamente annotati la password, salvare le modifiche con il tasto Save:
Dopo questi semplici passaggi non sarà più possibile connettersi con la password di default (passw0rd), ma obbligatoriamente dovremo utilizzare la nuova password personale, come è giusto che sia. In ogni momento è ovviamente possibile ripetere la procedura descritta per cambiare la password.
Se utilizzate il sistema Pi-Star, accedete al sistema e selezionate la pagina di configurazione dal menù in alto a destra:
Quindi, nel relativo campo, immettete la stessa password che avete impostato precedentemente in Self care:
Salvate quindi la configurazione e attendete il riavvio del servizio Pi-Star.
Chi gestisce ripetitori MMDVM e Motorola contatti il Team, senza fretta, al seguente indirizzo E-mail: bm2222@dmrbrescia.it
Questa statistica fotografa il traffico regionale degli ultimi trenta giorni in due momenti diversi a distanza di circa quattro mesi, suddiviso per tipologia e Talk Group, da questi dati possiamo capire come cambiano le nostre preferenze di utilizzo del DMR, prendendo in esame due intervalli di un mese, per avere delle medie attendibili.
Il Traffico totale sui 40 Talk Group regionali è sensibilmente aumentato dall’ultima rilevazione di marzo 2019, come potrete evincere analizzando voi stessi i dati, l’aumento è stato quasi del 20% (19.62%) da 657’472 a 786’490 secondi di traffico mensile.
Il traffico multiprotocollo risulta sempre nettamente superiore a quello solo DMR, attualmente siamo a circa il 63% contro il 37%.
Il traffico regionale solo DMR è aumentato circa del 43% (43.46%) da 201’886 a 289’630 secondi, passando da una incidenza del 30.71% al 36.83% rispetto al totale del traffico regionale (solo DMR più multiprotocollo), con una variazione in aumento di quasi il 20% (19.93%) di incidenza rispetto al traffico MP.
Il traffico regionale multiprotocollo è aumentato circa del 9% (9.06%), da 455’586 a 496’860 secondi, passando da una incidenza del 69.29% al 63.17%, rispetto al totale del traffico regionale, con una variazione in diminuzione di circa il 9% di incidenza rispetto al traffico solo DMR (-8.83%).
Di seguito potete trovare le tabelle e i relativi grafici del traffico mensile regionale fotografato oggi 13 luglio 2019, per facilitarne la comprensione e la comparazione, sono stati redatti come nella precedente statistica pubblicata.
In località Castello di Desenzano abbiamo installato un nuovo ripetitore DMR che permetterà di coprire buona parte del lago di Garda ed in particolare il basso lago.
Dalle prime prove effettuate sembra funzionare davvero bene, la sua copertura è superiore alle aspettative spingendosi fino a Riva del Garda, speriamo di sperimentarlo insieme a voi !
L’installazione del ripetitore DMR integra la presenza di un validissimo nodo APRS, con nominativo IR2DD appartenente alla rete CRLNet.
73 de Tullio IZ2FTR
Vista a EST dalla postazione verso Sirmione.Vista a Nord dalla postazione verso la Rocca di Manerba e Riva del Garda
Oggi, grazie a Gabriele IK4UPB e a tutto il Radio Group LAM, è stato attivato il ripetitore DMR del Monte Cimone, con nominativo IR4MO.
Questo ripetitore, connesso al Master Server italiano BrandMeister 2222, promette una copertura veramente notevole, che spazia dalla zona 2 alla zona 5, provatelo !
Per analogia con il TG globale JOTA 907, è stato assegnato il TG 222907 per le attività italiane degli Scout, da utilizzare preferibilmente sul Time Slot-1 in lingua italiana.
I sysop che lo desiderano, in occasione degli eventi degli Scout, sono esortati ad inserirlo come TG statico (magari temporizzato) sui ripetitori che gestiscono, per favorire e promuovere queste attività radiantistiche, che forgiano sempre nuovi radioamatori.
Da quando il Multiprotocollo ha fatto la sua comparsa su BrandMeister, tutti abbiamo iniziato a chiederci se fosse un bene o un male, i puristi del DMR da una parte e gli sperimentatori dall’altra, probabilmente ognuno di noi si riconosce in una delle due correnti di pensiero, che da sempre si contrappongono nel nostro mondo della radio digitale.
Andando oltre le convinzioni personali, cerchiamo invece di capire la realtà dei fatti, cioè l’orientamento di coloro che utilizzano i sistemi ogni giorno: difficile essere più obiettivi dei numeri, le statistiche non hanno preconcetti e fotografano la realtà delle azioni, mostrando le vere preferenze delle persone coinvolte.
Direi quindi di cominciare ad analizzare le statistiche del traffico dei TalkGroup regionali, come sempre espresso in secondi di AirTime. Abbiamo a nostra disposizione per fare QSO regionali un totale di quaranta TG, venti solo DMR puro e venti Multiprotocollo, peraltro condivisi tra reti diverse, come da tabella seguente:
In questa analisi è stato preso in esame il volume di traffico degli ultimi trenta giorni, partendo da oggi, un lasso di tempo abbastanza lungo da smorzare i naturali picchi dovuti alla casualità del traffico giornaliero, ma non troppo lungo, per permetterci di avere una fotografia del traffico attualizzata e non troppo “mediata” nel lungo periodo, in modo da rilevare meglio le tendenze del momento.
Nella tabella sopra, partendo da sinistra, vediamo l’elenco delle regioni italiane con di seguito esposto il traffico diviso in due tipologie: quello solo DMR e successivamente quello Multiprotocollo. Nella parte destra vediamo invece il traffico consolidato, cioè la somma delle due famiglie di TG, quindi la totalità del traffico raggruppato per regione.
La cosa che balza immediatamente all’occhio è il rapporto del traffico solo DMR rispetto al Multiprotocollo, circa il 30% rispetto al 70% a favore del Multiprotocollo, quindi una differenza molto grande, che stabilisce che globalmente privilegiamo nettamente il Multiprotocollo a livello italiano.
Analizzando le varie regioni nel dettaglio del traffico, alcune delle quali poco attive sui TG valutati, con il prezioso aiuto del grafico sottostante, vediamo che la situazione non è affatto omogenea, ma laddove il traffico è elevato, quindi significativo comparato al totale, la tendenza è chiarissima e nettamente favorevole al Multiprotocollo.
Nel prossimo grafico possiamo invece visualizzare l’istogramma del traffico consolidato, cioè “impilato” delle varie regioni, per avere un idea più immediata dei volumi totali di cui stiamo parlando, sempre in ordine consecutivo di TG regionale, notando ad esempio che la Sardegna ha quasi la totalità del traffico Multiprotocollo e che la Lombardia è divisa esattamente a metà.
Di seguito invece una visione ordinata per livello di traffico cumulativo, per capire quali sono le regioni più attive su questa tipologia di TalkGroup, prima tabellare e poi grafica, dove come sempre risulta molto evidente il fenomeno della concentrazione del traffico su pochi TG, rispetto a quelli a disposizione, infatti nei primi sei (compositi) è presente circa l’80% del traffico totale regionale.
Teniamo presente che il traffico regionale che stiamo analizzando è di natura geografica, quindi solo una delle tipologie utilizzabili di chiamata di gruppo su BrandMeister IT-2222, che totalizza nei primi quaranta TG un volume di circa cinque volte il traffico regionale italiano globale, riferito ovviamente allo stesso periodo di tempo.
A questo punto mancava solo una rappresentazione proporzionale del traffico delle varie regioni, per capire la preferenza tra “solo DMR” e “Multiprotocollo” rapportata al 100% del traffico nelle rispettive ragioni, in modo da essere confrontabile a colpo d’occhio.
Spero che questi dati oggettivi possano fornire spunti per ulteriori digressioni sulla politica inclusiva di BrandMeister verso il mondo della radio digitale, volto ad unire tutti i radioamatori, per sperimentare un futuro sempre più integrato, nelle idee e nella sostanza.