Con gli ultimi aggiornamenti sul Master Server BrandMeister è stato attivato, oltre a tantissime altre funzionalità, il protocolloYSF Direct.
Questa configurazione permette una connessione di un ripetitore MMDVM in C4FM (YSF) direttamente al server BM, senza necessità di “intermediari”, quali Reflector/Room YSF, come fosse in pratica un qualsiasi ripetitore DMR.
Avere una connessione “diretta” ha il vantaggio di saltare altri server (e quindi velocizzare il flusso), ridurre possibili criticità legate alle infrastrutture concertanti e operare in maniera autonoma nelle configurazioni, demandate al Sysop/Manutentore dell’impianto RF.
Rimangono attive anche le altre modalità di gestione delle room operate dal Master.
Tecnicamente, come un qualsiasi hotspot, il ripetitore si autentica al Master Server BM tramite Callsign/Password, gestite autonomamente dal Sysop tramite SelfCare, comunicando anche il TalkGroup sul quale operare.
La qualità audio è ottima, in quanto vi è una piena integrazione tra protocollo digitale DMR e C4FM.
Questo aspetto è molto importante perchè, oltre all’efficace utilizzo dei sistemi, scalfisce un concetto di “purismo” del protocollo, ormai relegato ad ammuffire nell’armadio, lasciando spazio all’idea di avere una platea di interlocutori sempre più ampia e funzionale.
E’ in fase di studio il software Gateway che, installato sul ripetitore, permette la gestione della connessione.
Una possibilità sarà quella di utilizzare sulla radio C4FM i DG-ID (toni digitali) che inviati verso il ripetitore operano, attraverso una tabella associativa, il cambio del TalkGroup (es. DG-ID 22: TG 22292).
In questo modo su ogni impianto saranno disponibili 99 DG-ID (TG).
Update: disponibile il nuovo Gateway che permette di gestire la richiesta dei TG direttamente via DTMF sulle radio C4FM, oltre che via DG-ID.
Questo l’url per il download: https://github.com/iu5jae/YSFBMGateway
Con questo post cerchiamo di fare chiarezza su quanto è permesso fare nello scambio di flusso/i da e verso il nostro master server italiano.
La premessa è che ogni collegamento digitale non arrechi problemi all’infrastruttura; il Team si riserva di autorizzare o meno la richiesta, arrivando a bloccare il link e/o l’ID DMR nel caso le regole non venissero osservate o in presenza di problemi.
Quanto segue sono indicazioni presenti a livello WW nel network BrandMeister.
BM promuove ogni tipo di sperimentazione, questo fino a quando non si prevale sull’utilizzo altrui dei sistemi. Per un uso personale e privato, in linea di massima, tutto è permesso. Per meglio spiegare: se voglio utilizzare un software quale mmdvm_bridge per l’acquisizione di un flusso verso un mio sistema casalingo, nessuno se ne cura. Sempre se quanto attivato non porta criticità al network digitale: un esempio classico di problematica è il “loop” che si genera quando una cattiva configurazione software/hardware ritrasmette quanto ricevuto riportando indietro il flusso dati.
Non sono invece permessi “bridge” (ponti, interconnessioni) tra network, in particolare con FreeDMR e FreeSTAR.
Quindi un flusso BM (uno o più TalkGroup) non può essere ritrasmesso su tali infrastrutture digitali, o su altri network dove non esiste una autorizzazione formale fornita dal Team/Sviluppatori.
Dove invece le interconnessioni sono permesse (ad esempio un proprio server che, sperimentalmente, gestisce alcuni impianti locali ed il flusso condiviso si ferma su tale server), gli unici protocolli consentiti al momento sono OpenBridge, CBridge, XLX, YSF, Wires-X. Nessun collegamento di questo tipo deve essere effettuato via protocollo MMDVM, riservato ai ponti ripetitori e hotspot.
La richiesta di una connessione sopra indicata deve pervenire via mail e/o via ticket. Il responsabile della richiesta se ne assume ogni responsabilità derivata e deve garantirne la continuità operativa oltre che visualizzare su apposita dashboard il flusso/flussi interessati con piena descrizione e senza ambiguità a beneficio dell’utilizzatore finale.
Sempre per un utilizzo personale dell’infrastruttura BrandMeister si consiglia l’utilizzo del proprio ID DMR (o se in possesso, dell’ID DMR del proprio ponte ripetitore) quale TalkGroup per prove e/o sperimentazioni. Questo anche nel caso si facesse richiesta di una connessione attraverso i protocolli sopra riportati.
Invitiamo sempre i colleghi utilizzatori del network a scrivere per qualsiasi ulteriore chiarimento, essendo questo un sistema dinamico e suscettibile a variazioni. La cooperazione ed il buon senso nell’uso di questi sistemi è fondamento di continuità nell’utilizzo di quanto messo a disposizione per il nostro hobby.
Una delle nuovissime funzionalità di BrandMeister consiste nel supporto alla nota e diffusa piattaforma Mumble, ambiente open source di comunicazione vocale, con bassa latenza e alta qualità, che per queste sue peculiarità si presta particolarmente alla interconnessione con il mondo radio digitale.
Un aspetto focale di questo sistema è l’ottima qualità audio della interconnessione con BrandMeister, al contrario di altre soluzioni molto critiche da gestire a livello modulazione.
Dai terminali mobili, sia Android che iOS, verso BrandMeister e viceversa, la modulazione risulta ottima, senza impazzire con particolari accorgimenti.
Un altro particolare fondamentale è l’integrazione con il database utenti di BrandMeister, questo permette di avere un controllo di sicurezza, per evitare abusi di nominativo o ingresso nel server di soggetti privi di autorizzazione.
Per il momento la sperimentazione è stata aperta sul Cluster Brescia, con il TalkGroup 222030, se volete partecipare seguite i seguenti passi:
Scaricate e installate l’applicazione per il vostro sistema.
IMPORTANTE: Configurate l’applicazione con estrema cura prima di connettervi al server.
Entrate nel menù Impostazioni
2. Entrate nel menù Generale
3. Selezionate e attivate le opzioni “Resta Sveglio” e “Riconnessione automatica”.
La password è quella di “Hostspot Security” e non quella di “SelfCare”.
Salvate quindi i parametri di connessione.
A questo punto vi troverete il server in elenco, cliccateci sopra e vi troverete connessi
Per unirvi al canale del Cluster Brescia cliccate sulla freccia
Ora selezionando “Premi per parlare” andrete in trasmissione
Nella versione iOS per iPhone i concetti di configurazione sono gli stessi, ma sono presenti molte meno opzioni rispetto alla versione Android, a voi il divertimento di scoprirne i segreti…
Reflector YSF C4FM direttamente connesso al Master Server BrandMeister BM2222, con molte nuove e utilissime funzionalità.
Il Reflector C4FM ufficiale di BrandMeister Italia è IT BM2222 con ID#22220, gestito con protocollo YSF MMDVM, dotato anche di una completa Dashboard, raggiungibile ai seguenti indirizzi:
Il software opera su di un server presso data center italiano, direttamente connesso al Master Server BrandMeister 2222.
Queste le principali funzioni di questo nuovo software open source, scritto in Python3 da Antonio IU5JAE, sysop di nostri sistemi multiprotocollo:
Multi flusso: grazie alla selezione dei DG ID sulla radio è possibile spostarsi tra i vari flussi, così come avviene per i TalkGroup DMR
Cambio istantaneo del flusso con una semplice pressione del PTT, senza che la richiesta venga propagata sulla rete, per non disturbare i QSO in corso.
Gestione di “YSF Virtuali”, ovvero su di un unico server si possono appoggiare più Reflector, riducendo il numero delle installazioni necessarie
Multi porta e gestione di connessioni fisse (non spostabili tra i flussi) e movibili
Riconoscimento lato RF del flusso di origine, anteponendo il DG ID al nominativo
QSO “in locale” sul solo ripetitore in uso con la semplice selezione di un DGID dedicato, senza disconnettersi dal reflector
Gestione delle coordinate GPS trasmesse dalla radio, cioè gateway verso APRS
Blocco di “PTT selvaggi” come avviene su BrandMeister
E’ possibile bloccare in caso di problemi:
Nominativi
IP dei gateway/hotspot
Numeri Seriali degli apparati
Inoltre il SYSOP del reflector può facilmente abilitare la funzione “back to home” su di un impianto ripetitore, ovvero riportare in automatico dopo un TOT di tempo il ponte ripetitore ad un flusso (DG ID) prestabilito.
Il Reflector pYSF3 invia le informazioni ad un “collettore” scritto in Python3 da IK5XMK, che gestisce un database con relative pagine PHP, per la pubblicazione delle informazioni dei transiti, delle connessioni e del contenuto dei pacchetti C4FM, quali la deviazione, la posizione, il DG ID, etc. Sulla dashboard gli stream sono evidenziati con colori diversi: il verde mostra una corretta trasmissione, l’azzurro il cambio di DG ID, il rosso un TIMEOUT di trasmissione, il giallo una non perfetta emissione. A discrezione del SYSOP possono essere visualizzati i transiti bloccati.
Al momento il Reflector #22220 è connesso al Multiprotocollo Italia (TG DMR 22292) e ai Regionali Multiprotocollo (TG 223x – TG 224x).
In futuro ci saranno ulteriori implementazioni, visionare quindi la pagina dei sistemi connessi per seguire gli sviluppi.
La gestione dei DG ID sulla radio è molto semplice e soprattutto intuitiva, occorre utilizzare il 22 per il nazionale, mentre per i singoli regionali si utilizzano le ultime due cifre del relativo TG DMR, ovvero come esempio:
DG ID C4FM:
22 – Nazionale
30 – Lazio
31 – Sardegna
etc.
TG DMR:
22292 – Nazionale
2230 – Lazio
2231 – Sardegna
etc.
Seguire le varie tabelle presenti sul sito e in internet, oltre che sulla Dashboard del Reflector.
Per collegare il nuovo Reflector C4FM selezionare nella Pi-Star:
YSF22220 – IT-BM2222-Italy
Per posizionare il proprio hotspot/ripetitore in modalità “FIXED” ovvero non spostabile lato RF, usare dopo il nominativo il relativo DG ID del flusso interessato, es. : IK5XMK-41
Guida alle connessioni BM2222<>pYSF3 Reflector (Multi Stream) gestito da singolo radioamatore:
– Attivabile solo sui TG che possono essere “multiprotocollo” , cluster e sperimentali. – Massimo due connessioni tra BM e YSF/singolo server (es. Regionale MP e Cluster), dove una delle connessioni si riferisce ad un “YSF virtuale”. – Uso di DG ID “chiaro”, ovvero riconducibile al TG al quale è legato (es. DG ID 30 per il TG 2230). E’ importante gestire il sistema affinchè sia di facile comprensione all’utilizzatore. – Riservare il DG ID 1 (local) per la connessione sul singolo Ripetitore, il DGID 9 per uso “local reflector” – Usare i DG ID da 10 a 89, lasciando liberi gli altri per future implementazioni. – Non usare i DG ID che già sono ampiamente diffusi per una diversa tipologia di connessione, per non destabilizzare gli utilizzatori. – Uso di DGI D 88 per il Cluster (stessa regola di gestione cluster sul ripetitore) – Uso di DG ID 87 per TG di sezione/associazione/gruppo (come sopra) – Non creare “link/bridge” tra YSF che a loro volta sono connessi su BM o sistemi analoghi direttamente connessi – Adoperarsi per assicurare la massima qualità di collegamento ed efficienza operativa – Aggiornare i sistemi quando previsto e rendere visibile le pagine della dashboard – Evitare loop o connessioni in autonomia che possono creare problemi al network – Non eseguire connessioni (trasmissione del flusso) tra sistemi connessi a BM e altri network, se non autorizzati – Ogni collegamento da e verso BM deve essere gestito in concerto con il Team BM2222, via mail sui canali ufficiali. L’inosservanza di queste linee guida comporta la disconnessione del reflector C4FM dal master DMR BM2222
Invitiamo tutti coloro che utilizzano BrandMeister a proteggere la propria connessione con una password personale, in quanto dopo il
31 marzo 2021
non sarà più accettata la password di default, e risulterà quindi impossibile l’accesso nella vecchia modalità semplificata.
Attualmente fino al 31 marzo 2021, per connettere Hot Spot e Ripetitori al Master Server, è possibile utilizzare la password di default, la ben nota
passw0rd.
La password di default rende indubbiamente la vita facile a chi vuole attestare i propri dispositivi su BrandMeister, ma purtroppo non tutela l’identità dei possessori di ID. In questa situazione, chiunque può connettersi con un ID di qualcun altro, senza alcun ostacolo tecnico, tutto è infatti affidato solo alla buona fede degli utilizzatori, senza protezione da chi ha intenzioni malevoli.
La soluzione al problema è stata implementata anni fa dagli sviluppatori di BrandMeister, che mediante lo strumento Self Care, hanno dato la possibilità di assegnare una password di protezione alla connessione degli HotSpot o sistemi assimilabili (DVSwitch, etc.).
Ogni utente registrato è ora in grado di definire in completa autonomia una password personale per i propri HotSpot, semplicemente accedendo alla propria area di Self Care e seguendo pochi semplici passi di seguito descritti:
Dopo aver effettuato l’accesso a BrandMeister con ilproprio account, selezionare l’area Self Care:
Dal menù laterale della pagina:
Oppure dal menù del Login in alto a destra della pagina:
Attivare quindi il bottone Hotspot Security, selezionando la posizione ON:
Scrivere la propria password nel relativo campo:
Dopo essersi accuratamente annotati la password, salvare le modifiche con il tasto Save:
Dopo questi semplici passaggi sarà possibile connettersi con la password personale. In ogni momento è ovviamente possibile ripetere la procedura descritta per cambiare la password.
Se utilizzate il sistema Pi-Star, accedete al sistema e selezionate la pagina di configurazione dal menù in alto a destra:
Quindi, nel relativo campo, immettete la stessa password che avete impostato precedentemente in Self care:
Salvate quindi la configurazione e attendete il riavvio del servizio Pi-Star.
PER I RIPETITORI
I Sysop dei ripetitori possono ora assegnare in autonomia da SelfCare la password di accesso al Master Server, semplicemente configurando il campo password nella pagina relativa al ripetitore da gestire.
Nell’ottica di promuovere le sperimentazioni con software open source (vedi il precedente articolo riguardante l’implementazione di HBLink BM) direttamente connesso al network BrandMeister, il Team italiano BM 2222 ha attivato su server dedicato un reflector XLX che gestisce le connessioni tra il mondo DSTAR e il Multiprotocollo attraverso gli appositi TG 22292 (Italia) e 223x-224x (regionali).
Semplificare e potenziare condividendo. Questi i termini che sottolineano la nascita di un reflector XLX in seno a BM Italia. Semplificare perchè i colleghi utilizzatori dei sistemi digitali avranno a disposizione una unica dashboard dove poter seguire il traffico del multiprotocollo italiano e quindi facilmente ritrovarsi per fare QSO. Potenziare perchè è un server importante a livello di risorse, collegato ai flussi del network BrandMeister grazie allo sforzo dei vari gestori regionali che, mettendo a disposizione il loro hardware di transcodifica, danno vita ad un sistema digitale “condiviso”, ognuno per le proprie possibilità.
Ci auguriamo che questo sistema possa invogliare i colleghi radioamatori a farsi avanti e valutare l’attivazione di nuove realtà regionali multiprotocollo nel pieno spirito radioamatoriale di crescita e partecipazione, favorendo il dialogo tra sistemi digitali diversi fra loro ma che finalmente non rappresentano più un ostacolo nel comunicare, tutti assieme.
E’ previsto anche un modulo “solo DSTAR” (modulo D) ovvero non interfacciato ad altri protocolli digitali radioamatoriali per accogliere chi ama il solo DSTAR. E’ facilmente gestibile il passaggio tra i vari moduli di XLX039 dagli apparati ricetrasmittenti DSTAR utilizzando i toni DTMF (modulo B = B03902, modulo C = B03903 … modulo Z = B03926) dal microfono (B prima dei numeri identifica il protocollo DEXTRA).
Per informazioni tecniche e sulle possibilità di collegarsi al reflector XLX039 BrandMeister Italia la mail di riferimento è:
xlx039@dmrbrescia.it
Un ringraziamento particolare ai colleghi sysop dei gestori del multiprotocollo regionale che hanno condiviso questo progetto di non facile attuazione e che partecipano attivamente alle scelte e implementazioni del network. E un ringraziamento a tutti coloro che utilizzeranno questo network digitale, quale soddisfazione importantissima per chi dedica tempo e risorse nella gestione di queste piattaforme.
BrandMeister ha sempre appoggiato l’uso di nuove tecnologie e le sperimentazioni dei vari protocolli digitali radioamatoriali. Basta vedere la diffusione dei “TG multiprotocollo“, dove confluiscono le modalità radio DMR, C4FM, DSTAR e altro, per poter parlare tutti assieme. Ma ugualmente rimane prerogativa l’ottimale qualità del network BM e la completa fruibilità dello stesso per tutti i colleghi radioamatori.
Ricordiamo che BM è un network mondiale, costantemente in sviluppo con ottime e funzionali implementazioni e deve seguire delle direttive indicate dagli sviluppatori del software affinchè ci sia un comune “modus operandi”.
Ugualmente è propositivo l’utilizzo di software open source e di collegamenti tra sistemi diversi tra loro purchè in maniera funzionale e con qualità, organizzata e autorizzata dagli sviluppatori mondiali.
Il server HBLink-BM2222, gestito da un team di sistemisti informatici e in stretto coordinamento con il team BM Italia, permetterà la fruibilità di flussi verso i sistemi HBLink sperimentali che ne faranno richiesta, affinchè a tutti sia data la possibilità di capirne il funzionamento e gestire delle micro infrastrutture di rete senza la necessità di creare inutili TG, ad ausilio dei colleghi che già hanno programmato le proprie radio e non rimangono così tagliati fuori dalle comunicazioni. Inoltre appoggiare le personali operatività di rete (i propri ripetitori e implementazioni di secondarie strutture di rete) ad HBLink-BMsignifica disporre di tutti i vantaggi e i “plus” che il mondo BM (e non solo) offre, sfruttando una capillare copertura del territorio.
Quindi avanti con la sperimentazione, ma senza provocare problemi agli utilizzatori dei sistemi ripetitori, già abituati nel tempo ad utilizzare le risorse in configurazioni ormai proprie. Non dobbiamo pensare a creare reti alternative ma spingere l’interesse nel comprendere la funzionalità di sistemi software e hardware legati al mondo radioamatoriale.
Molti ricorderanno che già in passato BM si era avvicinato al mondo HBLink ma purtroppo il progetto era naufragato per volontà di alcuni sysop che osteggiavano aimè le regole degli sviluppatori per loro velleità personali, non ultima l’idea di creare in seguito un ecosistema indipendente acquisite le competenze e risorse disponibili.
L’auspicio è che questo pensiero sia tramontato, in una ottica di comune sviluppo e potenzialità del network.
Si raccomanda ai colleghi che hanno interesse a sperimentare in proprio i vari software radioamatoriali open source di scrivere a
e di concertare con i sysop le migliori modalità di utilizzo, affinchè i network “BM/DMR+/HBLink” (e in futuro prossimo altri) possano operare al meglio delle risorse disponibili.
Condividere significa crescere assieme, e la pluralità di lingue deve portare ad un costruttivo mondo accessibile a tutti, dove esistono regole ma in maniera maggiore vantaggi.
Il Talker Alias, molto spesso abbreviato come TA, fa parte dell’insieme di protocolli di classe Inband Data Service dello standard DMR , introdotti nell’anno 2016 da ETSI con la pubblicazione delle specifiche ETSI TS 102 361-2 V2.3.1 (2016-02).
L’ Inband Data Service è una modalità di trasmissione particolare, in cui i dati supplementari da veicolare vengono incorporati nei pacchetti di trasmissione della voce, quindi senza occupare altro spazio, oltre a quello già utilizzato per la trasmissione del flusso audio, rendendo quindi questo servizio di estrema utilità e con “costo zero”.
Lo standard ETSI prevede l’invio di queste stringhe codificate a 7, 8 oppure 16 bit, frammentate da 1 a massimo 4 blocchi, a seconda del numero dei caratteri da trasmettere:
Ecco spiegato perchè la stringa non viene immediatamente visualizzata sul display della radio, perchè il terminale deve ricomporre la stringa aspettando che tutti i blocchi di informazione siano arrivati, quindi più corta sarà la stringa, meno tempo impiegherà ad essere ricomposta e visualizzata.
Allo stesso modo possono venire trasmesse anche le coordinate GPS, mentre viene trasmesso l’audio la radio aggiorna la posizione e la invia con continuità, questa funzione viene definita In Call GPS.
La sua utilità consiste nel poter trasmettere dal terminale radio (e non solo) una stringa di caratteri, che viaggia in maniera trasparente sia via RF che via IP, permettendo ai corrispondenti destinatari delle chiamate di gruppo e private, di riceverla sui propri terminali, i quali mediante le loro impostazioni locali, potranno decidere o meno di visualizzarla sul display, scegliendo anche la priorità rispetto alla rubrica dei contatti.
L’applicazione più naturale, sia in campo civile che radioamatoriale, è ovviamente quella di identificare in maniera univoca l’identità di chi trasmette in maniera “leggibile”, visto che lo standard DMR identifica i terminali con un semplice numero, chiamato Radio ID, che a noi umani dice ben poco.
Nel nostro mondo di radioamatori, quali sono le due singole informazioni più importanti per identificarci in maniera univoca e comoda per chi riceve ?
Nominativo
Nome operatore
L’informazione assolutamente necessaria è il nominativo, il nome operatore invece è estremamente comodo per fare QSO, infatti nei nostri contatti privati memorizzati nella radio, mettiamo tutti solo queste due informazioni, che sono brevi, essenziali e indispensabili.
Ecco perchè il Talker Alias, se ben utilizzato, nei terminali radio compatibili, può tranquillamente sostituire la rubrica dei contatti privati, quindi di impagabile comodità in quanto si aggiorna dinamicamente.
Perchè dico ben utilizzato ? Perchè dipende da chi trasmette prendersi cura di configurare accuratamente l’informazione, includendo solo il nominativo e il nome, il primo tutto maiuscolo, il secondo solo con l’iniziale maiuscola.
MD380 ToolZ
Tutte le altre informazioni, quali il tipo di radio, il QTH, portatile, /M, DMR ID, mobile, op. davanti al nome, indirizzi E-mail ed altre cose di fantasia, non solo non sono rilavanti o ridondanti, ma spesso sono anche incoerenti rispetto alla circostanza del momento, perchè non sono solidamente riferite al nominativo, ma bensì ad una condizione solo temporanea, che generalmente è variabile. Voi le mettete nella vostra lista contatti ? 😉
AnyTone D878UV
Ormai sono tanti i terminali che supportano la visualizzazione del Talker Alias, quindi vale la pena di uniformarsi tutti per il corretto utilizzo di questa funzione, armonizzando la rete DMR il più possibile, anche per rispetto di chi ci ascolta e vede le informazioni sul display della radio.
Hytera
Gestione BrandMeister del Talker Alias
La rete BrandMeister ha due modalità di gestione dell’informazione contenuta nel Talker Alias:
Pass-Thru
Sconsigliata
Quando laradiotrasmette il Talker Alias, lo stesso transita fino al master server, che successivamente lo invia a tutti i ripetitori Hytera e ai sistemi MMDVM, ma non ai ripetitori Motorola, eliminandolo dai pacchetti dati, garantendo così l’assenza di problemi dovuti alla loro incompatibilità con il protocollo (interruzioni sul’audio di chi riceve). Questa modalità non è però mai consigliabile, perchè si corre il rischio di trovarsi localmente a transitare inconsapevolmente su un ripetitore Motorola, creando problemi a chi ci ascolta. Il Talker Alias generato dalla radio ha la priorità su quello generato lato server, quindi transitando da dispositivi compatibili, la rete BrandMeister lo veicolerà in maniera trasparente solo verso i ripetitori che lo possono accettare.
Generazione lato server del Talker Alias
Preferibile
Quando la radio non trasmette il Talker Alias lo stesso verrà generato automaticamente a livello di rete, o dal master server BrandMeister, o da una delle applicazioni, tipo SAP, AutoPatch, D-STAR o Gateway YSF. Questa modalità è quella da preferire sempre, in quando i dispositivi non compatibili non riceveranno mai dalla rete il Talker Alias, e anche trovandosi a transitare da un ripetitore Motorola, non trasmettendolo dalla radio, non ci saranno problemi, contrariamente a quando la radio lo trasmette.
Come genera il Master Server il Talker Alias ?
Per generare questa stringa di testo il server utilizza due informazioni in suo possesso:
Nominativo – ricavato dal database degli ID registrati
Nome – testo contenuto nel campo APRS Text modificabile nella propria area SelfCare
Mettere solo una singola parola, il proprio nome
Nel caso usiate DVSwitch, nel file di configurazione DVSwitch.ini, si raccomanda di commentare la linea TalkerAlias = …….. , in questo modo non verrà forzato un TalkerAlias diverso dal vostro, già impostato in SelfCare;
Si raccomanda fortemente di mettere nel campo APRS Text solamente il proprio nome, o solo il primo dei propri nomi, con il primo carattere maiuscolo e il resto minuscolo, quindi una sola parola. In questo modo tutti i Talker Alias in rete saranno armonizzati, con tutti i grandi vantaggi spiegati.
L’utilizzo degli ID a 9 cifre per gli Hot Spot aumenta la probabilità di non incappare nella protezione Wild-PTT di BrandMeister, che blocca per un ora ogni ID che da più di 3 colpi di PTT in 5 secondi.
Se si usa lo stesso ID per la radio e per l’HotSpot, i colpi di PTT valgono doppio, quindi ne bastano due in 5 secondi per sforare e rimanere bloccati per un ora.
In APRS l’Hot Spot verrà visualizzato come IpzXXX-Hn
Esempio: IK2UIZ-H1 nel caso che le due ultime cifre aggiunte siano 01
Utilizzando questo metodo, ogni HotSpot verrà automaticamnte correlato al nominativo del radioamatore, che potrà quindi configurare in autonomia i propri Hot Spot via Self Care dalla Dashboard di BrandMeister, eliminando anche la necessità di richiedere ID aggiuntivi come in passato, oggi totalmente inutili e scomodi.
Se vi trovate ad avere ripetitori con ID a più di 6 cifre, siete pregati di contattare il Team, per richiedere un ID provvisorio, dichiarando che siete in attesa di autorizzazione dal MISE, ed elencando i ripetitori interessati, al seguente indirizzo e-mail:
dello standard BrandMeister, stiamo cercando di far adottare a tutti i Sysop dei ripetitori esclusivamente ID a 6 cifre.
Al momento regna purtroppo la confusione, causata dal fatto che le autorizzazioni tardano anni ad essere rilasciate da parte del MISE, quindi spesso si è costretti ad operare in regime provvisorio, come consentito peraltro dal Ministero, con nominativi “fai da te”, non nello standard IRzXXX e ID a più di sei cifre.
Per i nominativi dei ripetitori si consiglia quindi di adottare l’indicativo del radioamatore responsabile, aggiungendo un trattino più un numero in coda (da 1 a 9).
In questo modo avremmo vari vantaggi:
Sarà chiaramente individuato il responsabile, come richiesto dalla legge.
Si capirà che si stà operando in regime provvisorio e non definitivo.
Si potranno differenziare i vari ripetitori gestiti mediante l’SSID finale.
Esempio:
IZzXXX-n(QRZ+n) => IK2UIZ-1
IZ = Suffisso z = Zona XXX = Identificativo di 3 lettere – = Trattino separatore tra nominativo e SSID n = Numero in coda (1, 2, 3, … 9) chiamato anche SSID.
In APRS il ripetitore verrà indicato da BrandMeister come IK2UIZ-R1
I nominativi dei ripetitori, per essere correttamente indirizzati in APRS, devono avere una lunghezza massima di 6 caratteri, più eventale SSID, altrimenti non saranno visualizzati sulla mappa.
Hot Spot
Per gli Hot Spot, di qualunque tipo essi siano, si incoraggia invece l’utilizzo esclusivamente di ID a 9 cifre (7+2), composte dall’ ID del radioamatore + SSID di 2 cifre, in sequenza per i vari Hot Spot che ognuno gestisce.
L’utilizzo degli ID a 9 cifre per gli Hot Spot aumenta la probabilità di non incappare nella protezione Wild-PTT di BrandMeister, che blocca per un ora ogni ID che da più di 3 colpi di PTT in 5 secondi.
Se si usa lo stesso ID per la radio e per l’HotSpot, i colpi di PTT valgono doppio, quindi ne bastano due in 5 secondi per sforare e rimanere bloccati per un ora.
Per tutti i vostri Hot Spot usate sempre il nominativo senza SSID aggiunto, differenziateli solamente incrementando le due cifre appese all’ID.
In APRS l’Hot Spot verrà indicato come IZzXXX-Hn
Esempio: IK2UIZ-H1 nel caso che le due ultime cifre aggiunte siano 01
Utilizzando questo metodo, ogni HotSpot verrà automaticamnte correlato al nominativo del radioamatore, che potrà quindi configurare in autonomia i propri Hot Spot via Self Care dalla Dashboard di BrandMeister.
Se vi trovate ad avere ripetitori con ID a più di 6 cifre, siete pregati quindi di contattare il Team, per richiedere un ID provvisorio, dichiarando che siete in attesa di autorizzazione dal MISE, ed elencando i ripetitori interessati, al seguente indirizzo e-mail: